[banner] Tuttavia è stata riconosciuta la situazione morale in cui versava Vantaggiato a seguito di una giustizia che non lo soddisfava, alcuni dissapori della vita e la continua vessazione di una burocrazia che, sembrava, lo perseguitasse. Infatti da quello che si legge nella sentenza si dice che covava ”rabbia, delusione e frustrazione” nei confronti del ”mondo” e quindi anche verso i pubblici poteri che non gli avevano reso ”giustizia”, sentimenti che avrebbero potuto portarlo anche a mettere in atto nuovi attentati.
Nonostante questo i giudici sono stati altrettanto perentori ad affermare che Vantaggiato era un soggetto pericoloso che voleva terrorizzare l’Italia infatti la sentenza si esprime: “L’attentatore, sia nel momento in cui inizia a premere il pulsante sia successivamente è perfettamente in grado di vedere il posto dove è collocato il bidone con l’esplosivo, nonché le persone che attraversano via Galanti”, la sentenza continua, “In questi frangenti l’uomo ripreso mostra un chiaro e inequivocabile interesse a guardare verso l’ingresso della scuola dove è collocato l’esplosivo. Si noti a questo proposito la direzione degli occhi e la torsione del tronco, nonché l‘insistenza nel premere il pulsante del telecomando, al fine evidente di controllare gli effetti dell’esplosione”.
Inoltre ancora “era lucido, capace di intendere e volere e anche di stare a processo” questo non ha fatto altro che sostenere il reato e l’aggravante di strage con finalità terroristica : “Vantaggiato a differenza di quanto dichiarato aveva intenzione di proseguire la strategia criminale di tipo terroristico iniziando con l’attentato alla scuola Morvillo Falcone collocando altri ordigni esplosivi micidiali al fine di colpire una o più vittime indeterminate scelte a caso in maniera indiscriminata e non prevedibile, con l’obiettivo altrettanto evidente di creare allarme nella gente destabilizzando i pubblici poteri”. (pubblicato su www.mesagnesera.it)