Sono circa 6 milioni gli esemplari di ulivi monumentali in Puglia

Ulivi SecolariMesagne – C’è chi scava, trivella il terreno, spacca le montagne pur di trovare l’ “Oro”, la ricchezza. La Puglia è da millenni che si dedica alla coltivazione degli olivi ed è qui che si nasconde la ricchezza pugliese. Esemplari maestosi che dipingono e uniscono quella “Apuliae” che i romani, lo sapevano, era un territorio che aveva tante culture e tradizioni ma queste straordinarie piante saldano i popoli ed è proprio nel simbolo dell’ ulivo che la Puglia si unisce. Oggi la nostra regione può contare il patrimonio arboreo più grande e importante d’Italia con ben 60 milioni di esemplari. Da alcuni studi effettuati ultimamente è emerso che circa il 10% di quest’ultimi sono da considerare piante monumentali e come tale devono essere protette. Gli studi condotti per mezzo di modelli matematici cartografici e attraverso alcuni scatti satellitari con dispositivi di geolocalizzazione (GPS), hanno attestato che l’ “Oro di Puglia” si trova proprio nel cuore, cioè va dall’antica “Terra di Bari” fino all’antica “Terra d’Otranto”. Secondo alcune statistiche rilevate da Coldiretti l’area interessata corrisponde a circa il 25% della superficie regionale. In termini agricoli si tratta di circa 350mila ettari dedicati alla coltivazione e circa 1200 sono i frantoi pugliesi che producono “L’Oro di Puglia” frutto della lavorazione di ben 53 varietà di olive. La nostra ricchezza, la nostra salute, la nostra alimentazione da millenni è legata a questa maestosa pianta e noi siamo solo di passaggio, loro invece sono lì e saranno lì anche dopo,  e come tradizione vuole portiamo rispetto per i più anziani, vogliamo bene a chi ci protegge e protegge il nostro ambiente. (pubblicato su www.mesagnesera.it)

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